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Evacuatori Fumo e Calore (EFC)

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In caso di incendio i sistemi per l’evacuazione fumo e calore (SEFC) creano e mantengono uno strato libero da fumo al di sopra del pavimento mediante la rimozione del fumo stesso. E’ solidamente dimostrato il loro valore nell’agevolare l’evacuazione delle persone dagli edifici, nel ridurre i danni e le perdite finanziarie prevenendo i danni da incendio/fumo, facilitando la visibilità e riducendo la temperatura delle strutture portanti e del tetto.

Per ottenere tali vantaggi è essenziale che i SEFC siano completamente funzionanti e affidabili e siano mantenuti in stato di efficienza attuando un controllo periodico programmato, affidato ad un’azienda dotata di personale qualificato.
Un sistema di evacuazione si compone principalmente di evacuatori di fumo e calore naturali o forzati, quadri di comando per l’attivazione automatica e/o manuale dei dispositivi , ingressi d’aria, serrande di controllo del fumo e barriere al fumo.

I sistemi per l’evacuazione fumo e calore (SEFC) sono fondamentali in caso di incendio nell’agevolare l’evacuazione delle persone dagli edifici, nel ridurre i danni e le perdite dei beni materiali prevenendo i danni da fumo, facilitando la visibilità e riducendo la temperatura delle strutture portanti e del tetto.
 
Il Decreto Ministeriale “Criteri generali di sicurezza antincendio e gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro” stabilisce l’obbligatorietà della sorveglianza e del mantenimento in efficienza di tutte le misure di protezione antincendio previste attraverso controlli almeno semestrali.
Le norme sono un riferimento per l’applicazione dei decreti ministeriali per quanto riguarda i controlli e la manutenzione sui sistemi antincendio di protezione attiva.

La norma UNI 9494-3 descrive le procedure per il controllo iniziale, la sorveglianza e il controllo periodico, la manutenzione dei SEFC.

Gli evacuatori di fumo si dividono in due tipologie;

EVACUATORI NATURALI DI FUMO E CALORE (ENFC)

Questi dispositivi sono appositamente progettati per spostare fumo e gas caldi all’esterno di un fabbricato in caso d’incendio per mezzo delle forze ascensionali dovute alle differenze di temperatura.

Gli ENFC devono essere dotati di razionamento individuale termosensibile tarato a diverse temperature secondo le necessità in fase di progettazione, e da razionamento a distanza mediante segnale dal sistema di rilevazione incendio e/o comando remoto manuale.

 

EVACUATORI NATURALI DI FUMO E CALORE (EFFC)

I sistemi forzati sono una valida alternativa nel caso la struttura dell’edificio non consenta un adeguato dimensionamento del sistema di evacuazione naturale.

In questi sistemi la movimentazione dei gas caldi avviene per mezzo di ventilatori motorizzati soltanto per un periodo limitato.

Dal punto di vista impiantistico l’evacuazione forzata richiede un impianto elettrico indipendente, che mantenga la propria efficienza anche in caso di interruzione della fornitura elettrica principale.

 

      Casi in cui vengono usati sistemi SEFC:

  • Locali interrati (es. parcheggi)
  • Edifici con più piani
  • Mancanza di superficie utile in copertura

PROGETTAZIONI E VALUTAZIONI PER UN IMPIANTO DI EFC

Nella progettazione di un edificio, l’inserimento di un sistema di controllo del fumo può migliorare significativamente la protezione di sicurezza di vita dell’edificio. Un buon sistema può comprendere oltre agli evacuatori di fumo e calore anche altri dispositivi quali le cortine a soffitto e la centralina di controllo automatizzata. Si può dunque dire che i sistemi di evacuazione naturale di fumo e calore sono disponibili in molte forme e variano in complessità, tuttavia i loro obiettivi di base sono gli stessi:

  • Mantenere le vie di fuga e di accesso libere dal fumo.
  • Facilitare le operazioni antincendio creando uno strato libero dal fumo.
  • Ritardare e/o prevenire flashover e il successivo sviluppo del fuoco.
  • Proteggere il contenuto dell’edificio.
  • Ridurre gli effetti termici su componenti strutturali.

La stratificazione di fumi e gas caldi è la normale situazione che si viene a sviluppare nei primi istanti dell’incendio. I sistemi di controllo del fumo accelerano e mantengono la situazione di equilibrio tra pressione di aria calda in espulsione e aria in ingresso. Il sistema rimarrà efficiente fintanto che l’equilibrio verrà mantenuto e l’energia sviluppata dall’incendio verrà espulsa attraverso l’uscita dei gas caldi.

Simulazioni di incendio statico condotte in laboratorio hanno confermato che un sistema di evacuazione di fumo e calore opportunamente realizzato è in grado di mantenere i fumi ad una altezza fissata. Infatti all’equilibrio, il sistema opportunamente dimensionato, garantisce fino a 20 ricambi orari in grado di mantenere una zona “pulita” al di sotto dei fumi prodotti dalla combustione garantendo principalmente l’esodo delle persone e l’intervento delle squadre di soccorso.

La funzione dei sistemi non sarà dunque di estrarre il maggior volume possibile di fumi caldi, ma la giusta quantità per evitare la formazione di turbolenze sia in ingresso che in uscita. Dal momento che con il trascorre del tempo le condizioni di contorno variano (pressione e temperatura),  il sistema deve essere retro azionato per seguire questa dinamica.

La serie UNI EN 12101 studia, definisce e qualifica con prove idonee le singole parti del sistema. Sono norme armonizzate e comuni a tutte le nazioni della comunità europea. A queste si affiancano norme di sistema che possono differire da nazione a nazione, e suggeriscono i criteri minimi per dimensionare, progettare e installare un sistema affidabile e funzionante.

L'acciaieria Tenaris Dalmine di Dalmine affronta il tema complesso della messa in sicurezza dei labirintici locali interrati in cui risiedono i sottoservizi della produzione industriale. La soluzione Bovema si avvale di diverse tecniche di trattamento del fumo, gestite e sincronizzate da un sistema di automazione.

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