©CSGA Centro Sicurezza "Antincendio e Sicurezza"
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©CSGA CENTRO SICUREZZA S.r.l. AUTORESPIRATORI

 

Attraverso l’innovazione e la ricerca di Spasciani, Leader nel settore,

CSGA Centro Sicurezza si impegna nella salvaguardia di chi lavora in situazioni di pericolo.

In collaborazione con Spasciani, CSGA Centro Sicurezza Vende ed offre assistenza sul posto su tutte le gamme di Produzione di Autorespiratori Spasciani, che si adattano a ogni situazione, da incendi a salvataggi, lavorazioni industriali, lavorazioni petrolchimiche e di emergenza in mare.

L’Assistenza copre un’ampia offerta di soluzioni che partono dai più semplici facciali filtranti e che, passando da semimaschere e maschere intere, arrivano ad autorespiratori (SCBA) e sistemi carrellati.

Ogni quanti anni devono essere 

ricollaudate le bombole degli autorespiratori ?

 

CIRCOLARE INFORMATIVA RICOLLAUDO BOMBOLE

Con riferimento al D.M. del 15 Ottobre 1999, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 271 del 18/11/99 e alla lettera del dipartimento dei trasporti terrestri del 20 Luglio 2000, prot. 1694/4956/2:

 

“ ...Le bombole di aria per autorespiratori non destinate all’uso subacqueo, possono avere periodo di ricollaudo di 10 anni se accompagnate da una dichiarazione del proprietario che attesti espressamente che tali bombole non verranno utilizzate per uso subacqueo. Sul certificato di collaudo dovrà essere apposta l’annotazione “con esclusione dell’uso subacqueo”.....” Vi ricordiamo che le bombole devono comunque essere ricollaudate entro la scadenza indicata sul certificato di collaudo.

 

Collaudo Bombole Acciaio e Composito Autorestpiratori

                        In collaborazione con Zani S.r.l.

 

 

L’attività di revisione e collaudo, si sviluppa nelle seguenti fasi.

 

 1) Ispezione esterna bombola:

Al fine di rilevare la presenza e l’entità di eventuali segni di urto, ammaccature o quant’altro che, ne possa alterare l’integrità e il funzionamento, viene effettuata una ispezione visiva, in tale ipotesi, viene informato l’ispettore collaudatore che, disporrà di conseguenza.

 

2) Pesatura e Smistamento bombole:

 

Le bombole in entrata soggette ad interventi straordinari, vengono pesate e suddivise,

in appositi cestelli.

 

 3) Svuotamento gas:

 

Verificata l’eventuale presenza di gas, all’interno della bombola, in apposita zona ventilata, si procede allo svuotamento.

 

4) Rimozione valvola e verifica interna bombola;

 Valvole:

A seguito della loro rimozione, limitatamente alle coniche, viene controllata la filettatura, 

le cilindriche sostituite.

 

Bombole: Eseguito il controllo interno e lo stato della filettatura, in assenza di usura e/o ruggine, si procede alla pulizia.

Nell’ipotesi contraria, si sottopone al giudizio dell’Ispettore verificatore che deciderà di conseguenza.

 

5) Verifica tara

A mezzo di idonea bilancia si effettua la verifica della tara.

 

6) Stoccaggio; Le bombole che hanno superato tutte le verifiche e quindi pronte per la prova idrostatica, vengono stoccate in appositi cestelli suddivise per le varie tipologie RI – CE (PED) – π – 0100 (T-PED).

 

 Superate le fasi di cui sopra, si procede a:

 

 7) Esame della pressione idrostatica;

 

La prova idrostatica, per verificare la tenuta della bombola, consiste nel comprimere, ad idonea pressione, il fluido in essa contenuta, ed il conseguente svuotamento.

 

Superata positivamente la prova idrostatica, segue la Punzonatura: 

 

Le bombole, vengono identificate mediante punzonatura riportante il mese, l’anno di collaudo e il simbolo identificativo della certificazione:

  • RI per i recipienti costruiti ante 2001;

  • CE (PED) per i recipienti costruiti dopo il 2001;

  • π – 0100 (T-PED) per tutti i recipienti ad uso alimentare e autorespiratori, terrestri e sub.

Nota: nel caso di bombole in composito si applica una punzonatura studiata appositamente da noi, vista e approvato dall’organo ispettivo competente, che riporta,  secondo la norma UNI EN 11623, tutti i dati necessari a certificare l’avvenuto collaudo positivo della bombola.

 

         Essiccazione: 

Consiste nel garantire, mediante idonea attrezzatura, l’assenza di umidità libera sino al montaggio della valvola.

 

           Serraggio valvola:

Mediante chiave dinamometria, tenendo in considerazione i valori di serraggio contenuti nella tabella “forze di serraggio valvole “, con O-ring, ed in relazione allo stato di usura, con teflon.

 

         FINE LAVORAZIONE:

 A conclusione delle attività di inserimento dati, vengono emessi gli elementi in uscita del processo di revisione e collaudo:

          Stampa:

        – Il certificato (cumulativo o individuale) di revisione per i collaudi RI;

        – L’attestato (cumulativo o individuale) di ispezione per i collaudi CE (PED);

         – L’attestato (cumulativo o individuale) di ispezione per i collaudi T-PED;

 

Il certificato o l’attestato di collaudo vengono timbrati e firmati dall’ispettore collaudatore e dalla ditta.

In ordine ai recipienti, che, per i motivi precedentemente descritti non superano il collaudo, ad evidenziare il mancato superamento, ne vengono riportati i dati sul certificato cumulativo di revisione, con l’annotazione “Esito revisione negativo”.

 

Segnalatore acustico di allarme Spasciani: 

Dove si trova? Come funziona?

Tutti gli autorespiratori Spasciani sono dotati di segnale acustico di allarme che allerta l’utilizzatore quando la pressione dell’aria all’interno della bombola scende al di sotto di 55+/-5 bar (Per respiratori carrellati 35 bar).

L’allarme del nostro autorespiratore non è un fischietto convenzionale, è localizzato nel dosatore e dipende dalla respirazione dell’utilizzatore.

Quando si verificano le condizioni di allarme (raggiungimento di 50-55 bar nella bombola) l’utilizzatore sente un fischio nella maschera ad ogni inspirazione.

 

  Seguire la seguente procedura per verificare il funzionamento del segnale acustico di allarme nei nostri autorespiratori:

 

  Aprire la valvola a volantino della bombola e mandare in pressione l’apparecchiatura (con il dosatore non collegato alla maschera e i pulsante di bloccaggio rosso premuto)

2    Chiudere la valvola della bombola.

3    Con il palmo chiudere l’uscita dell’aria sul dosatore e aprire il dosatore premendo il “pulsante” in gomma (4) rilasciando così il pulsante (17). Lasciar sfuggire l’aria lentamente. Alla pressione di circa  55+/-5 bar rilasciare l’aria rapidamente con movimenti intermittenti del palmo. A questo punto si deve udire una vibrazione sonora che termina quando l’aria è stata completamente rilasciata. 
Nota.: Si consiglia di rilasciare l’aria molto lentamente e di aspettare alcuni secondi in corrispondenza di 55 bar.

4    Premere nuovamente il pulsante di bloccaggio (17).

 

  Per ulteriori informazioni fare riferimento al libretto di istruzioni dell’autorespiratore e visionare il video qui allegato

Come si alimenta un secondo operatore con un autorespiratore Spasciani ?

 

L’alimentazione di un secondo operatore con gli autorespiratori Spasciani serie MK2 può essere fatta in uno dei seguenti modi:

A. Utilizzando la valvola automatica a 4 vie che può anche essere usata per collegare il primo operatore ad una sorgente alternativa

B. Utilizzando il raccordo di alimentazione secondo operatore (normalmente chiuso con un tappo) posizionato direttamente sul riduttore.

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